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   Maresciallo Carrista  | 
 
In
collaborazione con www.ferreamole.it
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   ALLA MEMORIA  | 
 
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   Sottufficiale
  carrista di eccezionali qualità, assegnato ad un Comando di battaglione,
  chiedeva ripetutamente, ed otteneva, di assumere il comando di un plotone
  carri. Ferito da pallottola alla mano durante un’ardita puntata offensiva
  nelle posizioni nemiche, rifiutava il ricovero in ospedale preferendo
  partecipare ad una importante azione che il reggimento si accingeva ad
  intraprendere. In testa al plotone ed a sportelli aperti per meglio
  individuare gli obiettivi da raggiungere, si portava per primo sulle
  posizioni nemiche, seminandovi il terrore ed infliggendo gravi perdite.
  Ferito in seguito allo scoppio di un proiettile di artiglieria, che
  danneggiava il materiale ed uccideva il pilota riusciva a portare il carro in
  luogo defilato e attraverso zona intensamente battuta, raggiungeva a piedi il
  proprio comandante di battaglione, al quale forniva preziose informazioni per
  il proseguimento dell’azione. Tornato al carro, che nel frattempo era stato
  riparato, si gettava nuovamente nella lotta. Colpito ancora da proiettili che
  immobilizzavano il carro stesso, uccidendo il mitragliere e ferendo il
  porgitore, continuava a sparare col cannone finché anche questo non rimaneva
  inefficiente. Respingeva infine a bombe a mano nuclei avversari che avevano
  circondato il carro e li faceva desistere dal tentativo di cattura finché non
  veniva nuovamente e mortalmente colpito nel momento in cui il nemico era
  volto in fuga da altri mezzi corazzati sopraggiunti.  |