L’ALBO D’ORO DEI CARRISTI

Abbiamo un retaggio di gloria e di onore decisamente di rilievo. Lo possono dimostrare le ricompense al Valor Militare concesse nelle vicende belliche dal 1934 al 1945 e le successive decorazioni nelle missioni internazionali.

Ma i numeri che rendono ancor più evidente il sacrificio dei “Carristi d’Italia” sono i seguenti:

  • 4382 Caduti (40% della forza totale);
  • 1285 Dispersi (12% della forza totale);
  • 3875   Feriti (35% della forza totale).

Sono numeri che impressionano e che difficilmente trovano riscontro per altre Armi e Specialità. Di fronte a questi numeri resta il momento intimo e profondo del silenzio, della riflessione e del rispetto, rispetto pubblicamente espresso anche dagli antagonisti dell’epoca di cui riportiamo i più significativi:

“Con il sacrificio dell’Ariete perdemmo i nostri più anziani camerati italiani ai quali, bisogna riconoscerlo, avevamo sempre chiesto di più di quello che erano in grado di fare con il loro armamento” (Generale tedesco Erwin Rommel).

“Nessun Soldato al mondo è riuscito, né mai riuscirà a fare quello che oggi gli italiani hanno fatto valorosamente di fronte a noi a El Abd” (Giornalista britannico T. Muller).

A NESSUNO SECONDI – LIBRO DELLE DECORAZIONI AI CARRISTI AD

NOTE ESPLICATIVE SULLA RICERCA DEI DECORATI E CRITERI DI ANALISI STORICA

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