132° Reggimento Carri

“In hostem ruit”

Reggimento carri, si compone di un comando di reggimento, una compagnia di supporto logistico ed un battaglione carri, pedina operativa dell’unità.  Alimentato con personale volontario, il reggimento è di stanza a Cordenons (PN).
Lo Stendardo del Reggimento è decorato di una Medaglia d’Oro al Valor Militare e una Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito.
La festa del reggimento cade il 27 maggio, anniversario del combattimento di Rughet el Atash (1942).

La storia

Il 132° Reggimento Fanteria Carrista viene costituito nel settembre 1941 in Africa Settentrionale su tre battaglioni carri M 13/40; destinato alla Divisione Corazzata “Ariete” (132^) ove sostituisce il 32°, partecipa alle alterne vicende della campagna d’Africa Settentrionale per essere poi sciolto il 20 novembre 1942 al termine della battaglia di El Alamein.
Il 5 dicembre del 1942 i supersiti di “Ariete”, “Littorio” e dell’XI battaglione carri della “Trieste” costituiscono il 132° reggimento controcarri che termina la sua breve esistenza il 18 aprile 1943 in Tunisia.
Il 1° aprile 1949 viene ricostituito il 132° Reggimento Carristi, poi denominato 132° Reggimento Carri, assegnato alla Divisione corazzata “Ariete” e sciolto il 1° novembre 1975 a seguito della ristrutturazione dell’Esercito. Ne tramanda le tradizioni rimanendo in vita l’VIII battaglione carri che prende il nome di 8° Battaglione Carri “M.O. Secchiaroli”, assegnato con il 10°”M.O. Bruno” alla neocostituita 132^ Brigata Corazzata “Manin”. All’8° sono affidate Bandiera e tradizioni reggimentali. Il 27 luglio 1992 viene nuovamente ricostituito il 132° Reggimento Carri.
Attualmente è inquadrato nella 132^ Brigata Corazzata “Ariete” e dipende dal 1° Comando delle Forze di Difesa.
Il Reggimento ha preso parte alle missioni in Somalia (Op. Ibis), con un’unità a livello compagnia dal dicembre 1992 al giugno 1993 ed in Kosovo (Op. Joint Guardian) dal novembre 2000 – febbraio 2001.

Decorazioni

Medaglia d’Oro al Valor Militare
Decreto 31 dicembre 1947
Poderoso strumento di guerra fuso in un unico blocco di macchine, energie e cuori, iniziò sul suolo marmarico la sua vita di dedizione, di sacrificio e di vittoria recando con la più severa preparazione, l’ardore puro dell’ideale e della giovinezza. Tappe di conquista e di gloria, lotte titaniche di corazze contro corazze. Bir El Gobi, Sidi Rezegh; munitissimi capisaldi smantellati e travolti, quota 204 di Ain El Gazala, El Duba, Bir Hacheim, Dahar El Aslagh; infaticabile pulsare di motori; ansia ardente di incalzare sempre più il nemico, battuto nelle nostre terre ed in ritirata verso l’Est oltre i confini, da Tobruk ad El Alamein. Affrontò sempre un avversario agguerrito e superiore per numero e potenza lottando incessantemente in un ambiente naturale tra i più inospitali della terra; due volte si immortalò nella gloria dell’offerta estrema, due volte risorse più forte per virtù di capi e generosità di gregari. Nell’unità morale dei Caduti e dei vivi dimostrò saldezza e compagine degne dello spirito eroico della razza e delle più belle tradizioni millenarie dell’Esercito Italiano (Bir el Gobi, 18 novembre 1941 – El Alamein 3 luglio 1942).

Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito
Decreto 5 ottobre 1994
Il 132° Reggimento carri ha partecipato con proprie forze, inquadrate nel contingente italiano impegnato in Somalia, alle operazioni di soccorso e di protezione alla popolazione martoriata dalla guerra civile. Per circa 15 mesi, operando diuturnamente, in oggettive difficoltà ambientali ed in condizioni di particolare sensibilità operativa, le sue unità hanno sempre evidenziato elevate capacità professionali e altissimo senso del dovere e dimostrando, in ogni circostanza, la capacità di discriminare le loro reazioni, evitando così inutile spargimento di sangue. Con i propri mezzi le unità hanno garantito un’eccezionale cornice di sicurezza e fronteggiato molteplici emergenze diventando così punto di sicuro riferimento per tutte le forze del contingente. Chiaro esempio di grande perizia ed estremo valore che ha concorso ad elevare e nobilitare il prestigio dell’Esercito Italiano sia in Patria sia all’Estero (Somalia, 29 dicembre 1992 – 15 marzo 1994).

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