ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARRISTI D’ITALIA

LE UNITA’

33° RGT. FANTERIA CARRISTA

Il 33° Reggimento fanteria carrista si costituì nel 1939 in Parma, nell’antica caserma farnesiana della “Pilotta” (ex palazzo Farnese). Il suo primo Comandante fu il Colonnello Ugo DE LORENZIS (O.M.I., M.A.V.M. e 2 M.B.V.M.) (Nota 1).

Dal 33° reggimento dipesero, inizialmente, i battaglioni carri d’assalto  VILollini” (Treviso) ed il XXXII ceduti dal 3° Reggimento di Bologna ed il XXII , XXIII ceduti al 33° dal 1° Reggimento di Vercelli,  

Nell’aprile 1940 venne disposto un cambio di numerazione dei battaglioni carri L in organico a seguito del quale il 33° risultò costituito dal I [Tenente Colonnello Alvise BRUNETTI (M.A.V.M.), prima a Treviso e poi a Parma], II (Maggiore VICOLI, a Parma), III (Maggiore LONGO, a Fidenza) e IV battaglione carri L  [Capitano Alberto DE ALFARO QUERINI (M.A.V.M., M.B.V.M. e C.GV.M.), a Bologna].

Nel 1940, inquadrato nella Divisione corazzata “Littorio”, partecipò alle operazioni di guerra sul fronte occidentale dove, sul Piccolo S. Bernardo, caddero i primi Carristi della seconda guerra mondiale.

Trasferito il I battaglione carri in Africa Settentrionale il 22 dicembre 1940 venne disposta la formazione, in seno al 33° Reggimento carristi, del VI battaglione carri M costituitosi il 21 dicembre 1940 ed inviato anch’esso in Africa Settentrionale ove sbarcò nel gennaio 1941 per operare alle dipendenze tattiche prima del RaggruppamentoBignami” poi del RaggruppamentoBergonzoli” per essere infine posto alle dirette dipendenze del Comando della 10^ Armata. Il VI battaglione carri M venne sciolto il 6 febbraio 1941, dopo essersi interamente sacrificato nel tentativo di aprire il passo ai resti della 10^ Armata.

All’inizio del 1941, in sostituzione del Colonnello De Lorenzis, designato quale Comandante del 31° Carristi in Albania, il comando del 33° Reggimento fu assunto dal Colonnello Pietro ZUCO (M.A.V.M. e C.G.V.M.), che fu, in seguito, Comandante del 133° Reggimento in Africa Settentrionale.

Il 33° Reggimento carristi rimase pertanto formato dai tre battaglioni carri leggeri I, II e III (già rispettivamente II, III e IV).

Il 30 luglio 1941 venne soppresso il III battaglione carri leggeri e le sue due compagnie furono assorbite dal I e II battaglione carri L.

Il 24 aprile 1942 il Deposito costituì il IV battaglione semoventi da 47/32 assegnato poi alla Divisione “Livorno”. Furono pure costituiti il CXXXIII battaglione semoventi da 47/32 (1° maggio 1942) ed il CCXXXIII battaglione semoventi da 47/32 (1° ottobre successivo). Questi tre battaglioni semoventi troveranno impiego in Sicilia nel luglio del 1943 dove verranno completamente distrutti nel tentativo di arginare lo sbarco delle forze anglo americane.

Nel mese di giugno 1942 il Deposito reggimentale costituì il XIV battaglione carri M, poi assegnato al 31° carristi. In ottobre i due battaglioni carri L vennero inviati in Sardegna ed il 27 novembre 1941 il comando di Reggimento passò alle dipendenze del Comando Zona Militare di Piacenza avendo ancora nei propri ranghi il XIV battaglione carri medi, il battaglione addestramento ed i battaglioni complementi CCCCXXXIII  (Fidenza) e CCCCXXXIV (Civitavecchia e poi Parma).

Dal 1 febbraio 1942 il 33° avrebbe dovuto essere trasformato in Reggimento carri medi su comando e compagnia c/a da 20 mm, XVII, XVIII e XIX battaglione carri M. Tuttavia, dei tre battaglioni previsti ricevette soltanto il XVIII battaglione carri M formato dal 3° Reggimento di Bologna, mentre il XVII  battaglione carri M passò dal 4° al 31 ° ed il XIX rimase, almeno formalmente, sempre alle dipendenze del 31° Reggimento.

Nell’agosto 1942 il XIV battaglione carri M fu trasferito dal Deposito di Parma al 31° reggimento fanteria carrista a Pordenone con il quale raggiunse l’Africa Settentrionale dove entrò a far parte del 133° Carristi. Alla fine dello stesso mese il reggimento inquadrò il XVIII battaglione carri M, il CCCCXXXIII e CCCCXXXIV battaglione complementi ed il LVII battaglione semoventi da 75/34.

Un ultimo movimento avvenne il 27 giugno 1943 con il trasferimento del XVIII battaglione carri M al 32° Reggimento nel frattempo dislocatosi in Sardegna.

 L’8 settembre 1943, in seguito agli eventi determinati dall’armistizio, il 33° Reggimento fanteria carrista,  al Comando del Colonnello Ugo BOLDRINI (2 M.B.V.M.), dopo aver vigorosamente tentato di opporsi all’occupazione Tedesca nelle città di Parma e di Piacenza fu disciolto.

 

All’atto della ristrutturazione dell’Esercito (1° ottobre 19759, quando le tradizioni reggimentali vennero assunte dai Battaglioni, la Bandiera e le tradizioni del 33° Reggimento vennero affidate al 6° Battaglione Carri “M.O. Scapuzzi” (a Civitavecchia).

Con il ritorno dei Reggimenti, nel a992 il 33° reggimento si ricostituisce in Civitavecchia e il 1° settembre 1993 canbia sede con quella del 4° Reggimento Carri di Ozzano Emilia (BO).

 

Nota (1) = Il Colonnello De Lorenzis, dopo esser stato Comandante delle truppe al Deposito del 31° Carristi e dopo aver costituito il 33°, fu in seguito Comandante anche del 31° Reggimento Carristi dal 1941 al 1942. Per qualche dato interessante sui reggimenti di cui ebbe responsabilità e sulle vicende personali si legga il suo libro “Dal Primo all’ultimo Giorno – Ricordi di Guerra 1939-1945 Longanesi, Milano, 1971.