Regolamento in fase di aggiornamento …. prossima pubblicazione

Ordine del Giorno all’Esercito n. 4 2021

SalutoGenCaFarina

Carristi d’Italia,
ho l’onore ed il privilegio di assumere oggi la carica di Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Carristi d’Italia.

Rivolgo il mio riverente pensiero ai nostri Caduti e Dispersi di ogni tempo. Saluto gli Stendardi delle unità in vita e le Bandiere di Guerra di quelle disciolte, che testimoniano la grandezza delle nostre tradizioni.

Ringrazio di cuore i membri del Congresso Nazionale del nostro Sodalizio che, con unanime benevolenza, hanno voluto affidarmi il glorioso Medagliere Nazionale dei Carristi, che accolgo con orgoglio e profonda gratitudine.

Rivolgo il mio deferente saluto al nostro Presidente Onorario Gen. C.A. Giuseppe Pachera e al Gen. C.A. Salvatore Carrara al quale esprimo la nostra incondizionata riconoscenza.
Saluto e ringrazio, altresì, il Gen. D. Bruno Battistini che ha retto la Presidenza in un momento particolare della vita del nostro Sodalizio.

Saluto con cordialità ed affetto il contingente della 132^ Brigata corazzata “Ariete”, recentemente giunto in teatro operativo afgano, augurandogli le migliori fortune, che sono anche le nostre.
Da oggi, ci attendono due impegni importanti: la presentazione del carro armato FIAT 2000 e il 25° Raduno Nazionale. Si tratta di due eventi di rilievo che riteniamo inscindibili nel tempo, in quanto l’Associazione Nazionale Carristi d’Italia rappresenta il grande equipaggio di oggi che va a schierarsi con il suo primo carro della nostra storia.

Con l’occasione, saluto e ringrazio doverosamente il Comitato Ricostruttori, il Cav. Giancarlo Marin e l’Associazione “Raggruppamento SPA”, per l’ammirabile passione ed il grande impegno dedicati al progetto.

Con l’intendimento di mantenere l’identità e l’autonomia della Specialità Carristi nell’attuale contesto delle Associazioni d’Arma, saluto i Carristi in servizio e in congedo ed i familiari tutti, con profonda simpatia e fraternità di intenti, auspicando di poter proseguire la nostra vita associativa nello spirito e nella fede del nostro motto “Ferrea mole, ferreo cuore”.

Generale di Divisione (ris.) Sabato Errico
Curriculum vitae

Domenica 19 maggio 2019, il libro “Luminoso Esempio”, che raccoglie le piccole e grandi storie dei nostri Caduti e Reduci, è stato presentato ad Apice (Benevento).

MANIFESTO-LIBRO-ASSOCARRI

INTRODUZIONE

 Le pagine che seguono contengono le piccole e grandi storie di giovani soldati apicesi caduti, dispersi, feriti, prigionieri e reduci della Prima e Seconda guerra mondiale. In occasione del Centenario della fine della Prima guerra mondiale, mi sono proposto di raccoglierle, con umiltà e rispetto, affinchè essi possano rimanere tutti uniti nel loro immenso sacrificio, quale “luminoso esempio” per tutti noi.

Si tratta della storia dei padri e dei figli che hanno combattuto durante le due guerre, ricostruita grazie anche alla appassionata e incondizionata collaborazione del Prof. Pasquale Nisco, orfano del padre disperso in Russia, al quale sono grato e riconoscente.

La presente ricerca storica, avviata nel mese di novembre 2017 e condotta anche con la collaborazione di moltissimi familiari, inclusi quelli lontani, si articola su quattro capitoli seguiti da alcune schede di sintesi, una raccolta di foto d’epoca e di documenti storici.

Un primo inquadramento del lavoro svolto è contenuto nella descrizione della metodologia della ricerca che è stata seguita, con particolare riferimento alla identificazione dei caduti e dei reduci delle due guerre. Si tratta di un criterio metodologico che potrà risultare utile quale semplice guida per chi volesse cimentarsi in un analogo lavoro di ricerca. Sono state evidenziate le fonti e le modalità adottate per la compilazione di una scheda individuale (in totale 472), corredata, ove possibile, da fotografie e documenti donati dai familiari oppure acquisiti presso gli Archivi di Stato ed Enti pubblici, nel pieno rispetto della legislazione italiana dei beni culturali che disciplina la valorizzazione, conservazione, tutela e fruizione dei beni culturali.

La scheda individuale riporta una sintesi dei dati contenuti nel foglio matricolare, limitatamente ai dati identificativi relativi al grado ed all’arma di appartenenza, al servizio svolto, alle campagne di guerra ed alle azioni di merito.

Il primo capitolo contiene una breve introduzione alla Prima guerra mondiale, un profilo dei giovani apicesi caduti e reduci e n. 187 schede individuali di Ufficiali, Sottufficiali e Soldati appartenenti alle classi dall’anno 1878 al 1900 (di cui, n. 60 caduti e dispersi in guerra, n. 2 morti per causa di guerra e n. 125 reduci). Chiude il capitolo, una raccolta delle onorificenze al Valor Militare conferite durante la prima guerra, con relativa motivazione, di cui  2 Medaglie d’Argento, 5 Medaglie di Bronzo e 2 Croci di Guerra.

Il secondo capitolo contiene una breve introduzione alla Seconda guerra mondiale, un profilo dei giovani apicesi caduti e reduci e n. 286 schede individuali di Ufficiali, Sottufficiali e Soldati appartenenti alle classi dall’anno 1899 al 1925, di cui n. 52 caduti e dispersi in guerra, n. 9 deceduti per causa di guerra e n. 225 reduci di guerra. Chiude il capitolo, una raccolta delle onorificenze al Valor Militare conferite in guerra, con relativa motivazione, di cui  1 Medaglia d’Oro quale onorificenza collettiva (6 dispersi apicesi) alla memoria del “Disperso Ignoto della Campagna di Russia”, 5 Croci di Guerra e 1 Medaglia di Bronzo al Merito con Palma della C.R.I..

Il terzo capitolo riporta una raccolta di diari di guerra, lettere dal fronte, interviste, episodi di guerra e riflessioni offerte da alcuni familiari che hanno voluto partecipare, attraverso il loro contributo personale, alla realizzazione della ricerca. Parte della raccolta è basata su documenti storici e ricerche di archivio che riguardano eventi di guerra in cui sono rimasti coinvolti soldati apicesi caduti o dispersi.

Il quarto capitolo  è dedicato alle onoranze ai caduti ed all’assistenza ai familiari dei caduti e dispersi. Lo scopo è quello di riassumere il ruolo svolto dall’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra – Sezione di Apice, dalle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, dalle Istituzioni locali e dall’intera comunità apicese in onore dei suoi Caduti in guerra ed a sostegno dei familiari, genitori ed orfani di guerra, che hanno perso i loro cari nel corso delle due guerre mondiali.

Tale ruolo, incentrato su un forte spirito di partecipazione ed uno sforzo comune, si è concretizzato attraverso l’assistenza alle famiglie dei Caduti, la cooperazione per il rientro delle salme dai fronti di guerra, lo svolgimento di cerimonie annuali, di visite a cimiteri e sacrari militari.

Il testo della ricerca è corredato da alcune schede tematiche. La scheda n. 1 contiene l’indicazione del luogo di sepoltura dei caduti. Per la maggioranza dei caduti apicesi, il luogo di sepoltura è tuttora sconosciuto, in quanto non riportato sul foglio matricolare o, comunque, non noto per causa di guerra. Dalla consultazione della banca dati del Ministero della Difesa e delle liste dei Sacrari Militari ubicati sul territorio nazionale ed all’estero, è stato possibile ricostruire la seguente distribuzione delle sepolture in sacrari e cimiteri militari all’estero, in sacrari e cimiteri comunali sul territorio nazionale: 14 caduti della Prima guerra mondiale e 50 caduti della Seconda, di cui 5 all’interno di navi affondate. Alcune di queste sepolture erano già note ai familiari e risultano nelle situazioni compilate a suo tempo a cura della Sezione di Apice dell’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra. La condotta della presente ricerca ha consentito, attraverso la consultazione della banca dati del Ministero della Difesa e della lista dei caduti tumulati in vari sacrari in Italia e all’estero, di individuare e localizzare ulteriori 9 sepolture, di cui 7 sul territorio nazionale, 2 in Russia ed una in Africa Settentrionale (Khrenovoje, Uciostoje e El Alamein).

Nella scheda allegata n. 2, è stato sintetizzato il contributo delle famiglie apicesi alla due guerre, in particolare in terimini di sacrificio umano, che in alcuni casi si è concretizzato con la perdita degli unici due figli, oppure con la presenza contemporanea di 5 figli in guerra, di cui 2 caduti. Inoltre, è apparso doveroso evidenziare il sacrificio dei quei soldati sposati e padri di famiglia caduti e dispersi, che hanno lasciato orfani 59  bambini/e, di cui 22 in seguito alla Prima guerra mondiale e 37 alla Seconda.

Le schede allegate n. 3 e 4, riportano la suddivisione dei caduti e reduci della Prima e Seconda guerra mondiale in base al reggimento o reparto di appartenenza, in modo da poter trarre alcuni elementi di approfondimento e di interesse, ma anche di curiosità, nonché per comprendere le circostanze di guerra in cui hanno operato insieme i giovani apicesi alle armi.

L’appartenenza al reggimento lascia intravedere la sorte comune nella morte in guerra, nella cattura quale prigioniero e, più in generale, offre quella sottile percezione di essere stati insieme tra compaesani e poter ricordare, per i più fortunati, alcuni momenti della permanenza al fronte.

Nelle schede n. 5 e 6 sono stati raccolte alcune fotografie d’epoca e dei documenti di interesse storico.

Il lavoro si qui svolto, con la preziosa collaborazione del Professore Pasquale Nisco, che ha militato dal 1956 nell’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra, e di alcuni giovani collaboratori di settore citati a parte, è stato per noi appassionante e, per certi aspetti, complesso, in relazione alla mancanza di importanti fonti di riferimento specifiche, stante la perdita di tanti documenti, fotografie e ricordi appartenenti alle famiglie apicesi che hanno subito il trasferimento dal vecchio centro storico o che sono emigrate in varie parti del mondo, di cui non si ha più traccia.

Questa ricerca storica ha consentito di ricostruire e rivivere le piccole e grandi storie personali dei nostri Caduti, Dispersi e Reduci, nonché di onorare la loro memoria.

In occasione del Centenario della fine della Grande Guerra, desidero offrire questo lavoro alla Città di Apice ed a Voi lettori quale  omaggio e rispettoso ricordo del loro sacrificio e luminoso esempio!

  Sabato Errico
 Generale di Divisione (r)

La Repubblica italiana, come è noto, con Legge n. 296/2006, ha concesso una medaglia d’onore ai cittadini italiani (militari e civili) che nell’ultimo conflitto mondiale furono deportati e internati nei lager nazisti e, nel caso che il diretto beneficiario sia deceduto, al familiare più stretto.

Presso la Presidenza del Consiglio è stato istituito un apposito Comitato per l’individuazione degli aventi diritto.

Al fine di facilitare l’iter per detta concessione, sono stati predisposti: un modello di domanda e un foglio notizie che, dopo essere stati debitamente compilati e sottoscritti dal richiedente, insieme alla fotocopia di un documento di identità, (anch’esso sottoscritto) e eventuali certificazioni relative alla deportazione e all’internamento, dovranno essere spediti con semplice affrancatura, alla PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI –  Comitato per la concessione della medaglia d’onore, via della Mercede, 9 – 00187 ROMA

 

– note sulle modalità di concessione
– modello di domanda
– dichiarazione sostitutiva di atto notori

 

 

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