31° Reggimento Carri

“Ferro et corde frangit hostes”

Reggimento carri, si compone di un comando di reggimento, una compagnia di supporto logistico ed un battaglione carri, pedina operativa dell’unità. Alimentato con personale volontario, il reggimento, prescelto per avviare la sperimentazione dei sistemi legati al progetto “Soldato Futuro”.
La Bandiera di Guerra è decorata di un Medaglia d’Argento al Valor Militare ed una di Bronzo al Merito civile.
La festa del reggimento cade il 15 aprile, anniversario del combattimento di Koplika (1941).

La storia

Il 31° Reggimento Carri fu costituito in Siena il 15 luglio 1937 come 31° reggimento fanteria carristi, con due battaglioni ceduti dal 3° e 4° reggimento.
La sua storia, recente ma gloriosa, segue quella della Divisione corazzata “Centauro” (131^) di cui fece parte fin dalle origini.
Il reggimento partecipa all’occupazione dell’Albania nel 1939, combatte nel 1940-41 sul Fronte greco dove merita la Medaglia d’Argento al Valor Militare, nel 41 sul Fronte Jugoslavo e nel 1942-43 partecipa alle battute finali della campagna in Africa Settentrionale dove si scioglie in zona d’operazioni il 12 aprile 1943. Lo stesso giorno il Deposito del reggimento ricostituisce in Siena il Comando del 31° fanteria carrista che resta in vita fino all’8 settembre successivo.
Viene ricostituito in Verona come 31° reggimento carristi il 15 settembre 1951, data che segna la rinascita della “Centauro”. Il 10 ottobre del 1955 si trasferisce a Bellinzago Novarese e nel dicembre 1958 assume la denominazione di 31° reggimento carri.
Il 31 ottobre 1963 con la ristrutturazione organica della Divisione in Grande Unità corazzata “Standard NATO”, il reggimento è inquadrato nella 3ª Brigata corazzata ed assume alle dipendenze il ricostituito XXVIII battaglione bersaglieri, già appartenente al 9° reggimento bersaglieri. Il 1° ottobre 1968, con lo scioglimento della 3ª Brigata corazzata, il 31° torna alle dipendenze dirette del Comando Divisione.
Con la ristrutturazione del 1975 si scioglie il 20 ottobre ed affida bandiera e tradizioni al 1° battaglione carri “Medaglia d’Oro Cracco” mentre il Comando di reggimento dà vita al Comando 31^ Brigata Corazzata “Curtatone” per la Divisione Meccanizzata “Centauro”.
In data 1° settembre 1993, il battaglione rientra nei ranghi del ricostituito reggimento con il concorso del personale del 101° battaglione carri M.O. Zappalà”.
In data 2 ottobre 1997, a seguito del riordinamento delle Forze Armate previsto dal nuovo modello di Difesa, il reggimento si trasferisce da Bellinzago Novarese ad Altamura e viene inquadrato nella Brigata “Pinerolo”.
Il 1° gennaio 2011 passa alle dipendenze della Scuola di Cavalleria.
Dal 28 febbraio 2017 torna alle dipendenze dirette della Brigata “Pinerolo

Decorazioni

Medaglia d’Argento al Valor Militare
Decreto 16 ottobre 1954
In sei mesi di aspra, cruenta campagna, con entusiastica baldanza e ardente spirito affrontava formidabili apprestamenti nemici; superava insidie e difficoltà del terreno: all’avanguardia, nell’irrompere altre la frontiera greco-albanese; sulle posizioni di resistenza; in retroguardia, nelle fasi di ripiegamento, ovunque più violenta era la lotta, non conoscendo limiti nell’audacia e nel sacrifici. Aggirata la grande unità della quale faceva parte, col generoso contributo della sua gagliardìa rompeva il cerchio di fuoco creato dal nemico che, successivamente, sorprendeva e sgominava con audaci puntate in profondità. Pronto ad osare l’inosabile e lanciati arditamente oltre il confine suoi indomiti reparti, determinava il vittorioso esito della lotta, consacrando col sangue il fatidico motto dei carristi “ferrea mole, ferreo cuore”. Epiro – Albania meridionale – Jugoslavia, 28 ottobre 1940 – 23 aprile 1941.

Medaglia di Bronzo al Merito Civile
Decreto 1° dicembre 1970
In occasione di una violenta alluvione si prodigava generosamente, con uomini e mezzi, in difficili ed estenuanti interventi di soccorso alle popolazioni colpite, contribuendo validamente a contenere e ridurre i disastrosi effetti della calamità. Provincia di Vercelli, 2 novembre – 20 dicembre 1968